Codici: la vicenda di Budrio non è un caso isolato, pronti a difendere le vittime anche questa volta

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: la vicenda di Budrio non è un caso isolato, pronti a difendere le vittime anche questa volta

Codici: la vicenda di Budrio non è un caso isolato, pronti a difendere le vittime anche questa volta

Con un esposto alla Procura, l’associazione Codici interviene sulla grave e dolorosa vicenda della Rsa di Budrio oggetto di indagini per maltrattamenti di disabili.

L'intervento dei Nas

I Carabinieri del Nas di Bologna nei giorni scorsi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale dell’interdizione dall’esercizio della professione nei confronti di 12 operatori, emessa dal Gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna.

Le accuse 

“Le accuse sono pesanti – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e sono terribili. Parliamo di maltrattamenti e lesioni personali ai danni di persone con disabilità fisiche e psichiche. Purtroppo, non è il primo caso. In passato ci siamo occupati di altre situazioni simili, di maltrattamenti in strutture dove gli ospiti invece di essere protetti, erano prigionieri di un incubo. In una di queste vicende l’associazione è stata ammessa al processo in qualità di parte civile. Ci teniamo a rivolgere un plauso ai Carabinieri per la tempestiva attività posta in essere in questa storia. Siamo pronti a fare la nostra parte per tutelare le vittime e contribuire a fare piena luce sull’accaduto”.

Intercettazioni e riprese

Le indagini condotte dai militari del Nas di Bologna, supportate anche da intercettazioni e riprese video-ambientali all’interno della struttura, hanno svelato molteplici condotte lesive da parte di 12 operatori sociosanitari ai danni degli ospiti, picchiati, spintonati, colpiti con schiaffi e calci, intimoriti con minacce. Tutto è partito a gennaio da una telefonata, che segnalava un disabile ripetutamente schiaffeggiato da una donna che lo spingeva su una sedia a rotelle. Un episodio documentato con un video realizzato con il cellulare, che ha permesso di individuare l’operatrice, fino ad arrivare poi alla scoperta di altri episodi simili e di una realtà terribile. 

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