Pandemia e crisi, dall’Assemblea Nazionale l’impegno di Codici per tutelare chi è in difficoltà

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Pandemia e crisi, dall’Assemblea Nazionale l’impegno di Codici per tutelare chi è in difficoltà

Pandemia e crisi, dall’Assemblea Nazionale l’impegno di Codici per tutelare chi è in difficoltà

Si è svolta questa mattina l’Assemblea Nazionale di Codici – Centro per i Diritti del Cittadino. Organizzata in modalità telematica, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle varie delegazioni dell’associazione, protagoniste di un interessante confronto sulla situazione economica innescata dalla pandemia.

I lavori si sono aperti con la relazione del Segretario Nazionale Ivano Giacomelli. “La crisi in atto non è solo sanitaria – ha dichiarato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ma soprattutto economica, e investe ed investirà il cittadino-consumatore in maniera importante. È evidente che la modifica del Welfare che abbiamo affrontato in passato sta dimostrando oggi tutti i suoi effetti devastanti. La pandemia ha messo in grande evidenza le criticità che avevamo denunciato e adesso si cerca di arginare la situazione ricorrendo ad interventi tampone. La pandemia ha caratteristiche particolari, forse non tutte prevedibili, ma con un Welfare più moderno forse avremmo potuto rispondere in maniera più efficace. Negli ultimi anni la fiducia dei consumatori a livello europeo ha raggiunto livelli bassissimi, con una caduta in percentuale molto significativa, tranne che in Italia, dove il livello era già basso. Attualmente è pari a quello del 2014, quando eravamo nel pieno degli effetti della prima crisi economica, quella più rilevante, da cui non siamo mai usciti ed in cui si innesta la pandemia. Abbiamo due situazioni antagoniste tra loro – ha sottolineato il Segretario Nazionale di Codici – da una parte abbiamo le classi produttive particolarmente sofferenti, come commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, quelle maggiormente esposte a sovraindebitamento o ad indebitamento pesante. Dall’altra parte abbiamo la contrazione dei consumi dovuti alla pandemia che ha ridotto la spesa delle famiglie e soprattutto di quei soggetti che hanno sopportato meglio la crisi, come chi ha un’entrata fissa, che hanno messo da una parte un tesoretto che sarà oggetto sempre di maggiore attenzione da parte di operatori per le possibili speculazioni. Attenzione, quindi, a chi è in una situazione di indebitamento ed a chi ha accantonato delle risorse, due posizioni opposte che hanno però un fattore comune: il comportamento degli istituti di credito, interessati ad aumentare il profitto della banca, a scapito dei consumatori. È chiaro, quindi, che ci troviamo di fronte ad un quadro particolarmente complesso. L’obiettivo è costruire presidi sul territorio e creare pool di esperti in grado di dare delle risposte a chi è in difficoltà”.

A seguire l’intervento di saluto di Banca d’Italia con la dottoressa Magda Bianco, Capo del Dipartimento Tutela dei clienti e educazione finanziaria. “La pandemia – ha dichiarato la dottoressa Bianco – è stata anche un’opportunità per rafforzare la collaborazione con le associazioni dei consumatori e tutte le attività di tutela dei cittadini. Come Banca d’Italia abbiamo attivato un help desk speciale, che devo dire è stato molto apprezzato. Abbiamo sollecitato banche e intermediari finanziari a dedicare attenzione specifica ai clienti, abbiamo potenziato l’educazione finanziaria ed abbiamo intensificato le relazioni con le associazioni dei consumatori. Insieme possiamo assicurare una tutela effettiva al soggetto debole. La pandemia ha rappresentato un momento critico per i cittadini, ci auguriamo che possa rappresentare anche un’opportunità per una maggiore digitalizzazione in grado di assicurare una maggiore inclusione finanziaria grazie a nuovi servizi, vecchi servizi con qualità maggiore, nuovi soggetti e nuovi processi. Affinché tutto questo avvenga, bisogna presidiare nuovi rischi, le nuove fonti di esclusione, come le forme digitali, le frodi, che stanno registrando una crescita, e le questioni relative alla privacy. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, per assicurare di massimizzare le opportunità e limitare dove possibile i rischi”.

“Il soggetto debole nella nuova disciplina delle sofferenze economiche e le anomalie bancarie” è stato il titolo del convegno che si è poi aperto. Tanti e qualificati gli interventi: l’avvocato Carmine Laurenzano e la dottoressa Desirèe Giacomelli hanno affrontato il tema della nuova disciplina sulla crisi d’impresa; il dottor Livio De Miranda ha analizzato le anomalie relative al credito al consumo; l’avvocato Giuseppe Ambrosio ha introdotto la questione delle illegittime segnalazioni alla Centrale Rischi e risarcimento danni, e dell’obbligo di allegazione dei decreti ministeriali nei giudizi civili per usura; l’avvocato Chiara Temeroli ha proposto la questione delle operazioni non autorizzate e dell’orientamento Abd; infine l’avvocato Manfredi Zammataro ha puntato l’attenzione sul piano di piano di ristrutturazione dei debiti.

Contributi importanti, impreziositi dalle relazioni prodotte dalle delegazioni dell’associazione. È stato infine il Segretario Nazionale Ivano Giacomelli ad illustrare la relazione finale, sintesi dei lavori e, al tempo stesso, base per l’attività che caratterizzerà il nuovo anno dell’associazione.