Arsenico, parte la campagna Codici per l’annullamento delle tariffe dell’acqua

Tutte le ultime notizie

Dall'ufficio Stampa di Codici

Arsenico, parte la campagna Codici per l’annullamento delle tariffe dell’acqua

Arsenico, parte la campagna Codici per l’annullamento delle tariffe dell’acqua

Parte la campagna CODICI per l’annullamento delle tariffe dell’acqua in tutti quei contesti in cui non è possibile usufruirne al 100 per cento a causa della sua pessima qualità e delle alte percentuali di arsenico disciolti in essa.

Il Lazio è tra le Regioni d’Italia maggiormente citate nel documento della Ue inerente le deroghe per l’arsenico. In particolare, nel documento la Commissione Ue scrive che è possibile “autorizzare unicamente deroghe per valori di arsenico fino a 20 milligrammi il litro”, mentre valori di 30, 40, 50 milligrammi il litro, richiesti dall’Italia, “determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro”.
Tra le Province di Roma, Latina e Viterbo, sono 91 i paesi coinvolti, per quanto riguarda Roma e la sua provincia parliamo di 22 Comuni per un totale di oltre 250 mila residenti: Albano Laziale – Ardea – Ariccia – Genzano di Roma – Lanuvio – Lariano – Velletri – Castel Gandolfo – Ciampino – Castelnuovo di Porto – Trevignano Romano – Tolfa – Bracciano – Sacrofano – Formello – Civitavecchia – Santa Marinella – Anzio – Nettuno – Campagnano di Roma – Magliano Romano – Mazzano Romano. 
“Lanciamo la campagna per l’annullamento delle tariffe dell’acqua perché è scorretto che i cittadini debbano pagare per un servizio che utilizzano solo parzialmente e anche con un certo timore visto l’allarme lanciato dalla Ue – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del CODICI – Ricordiamo che in alcuni Paesi i Sindaci hanno emesso ordinanze che vietano l’utilizzo dell’acqua ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni oltre e la  potabilità.  Da qui prende piede la nostra iniziativa. Abbiamo già chiamato in giudizio Acea Ato 2 per le forti inadempienze riscontrate nel Comune di Fonte Nuova ma questa è solo la prima delle azioni legali. Ne porteremo avanti diverse estese su  tutto il territorio laziale” conclude Giacomelli.