Codici diffida l'Eas per i gravi disservizi idrici a Salemi

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici diffida l'Eas per i gravi disservizi idrici a Salemi

Codici diffida l'Eas per i gravi disservizi idrici a Salemi

Sono parecchie le zone residenziali del Comune di Salemi che da diverso tempo sono interessate da gravi disservizi nell'approvvigionamento idrico.

In particolare, in alcune contrade addirittura la fornitura di acqua non avviene da più di tre settimane. Alla luce di tale penosa situazione, diversi cittadini sono costretti a ricorrere ad autobotti private per far fronte alle loro primarie necessità, andando così a sborsare diverse centinaia di euro per un servizio che dovrebbe essere garantito a costi decisamente inferiori. La fonte di tale fastidiosa vicenda è da ricercare sia nel pessimo stato manutentivo in cui versa la rete idrica locale, che risulta oramai obsoleta ed inidonea al suo normale utilizzo, sia nel mancato pieno funzionamento dei pozzi d'acqua presenti sul territorio comunale, la cui piena e costante operatività potrebbe limitare enormemente i disagi attualmente subiti dai cittadini.

“L'attuale situazione di completo abbandono istituzionale, nonostante la recente maggioranza bulgara ottenuta alle elezioni amministrative, e di disagio vissuta dai cittadini del Comune di Salemi non è più tollerabile – dichiara il Segretario di Codici Salemi Roberto Rapallo – per questo motivo l'Associazione ha provveduto, dopo la raccolta di numerose firme degli utenti interessati, alla formale diffida dell'Ente Acquedotti Siciliani, assegnando un termine entro il quale intervenire attraverso celeri ed opportuni interventi manutentivi, ed alla richiesta, indirizzata al Prefetto di Trapani, di un'apertura e convocazione di un tavolo di confronto con gli interlocutori interessati nella vicenda, al fine di ricercare delle soluzioni celeri e risolutive ai disservizi presenti. La diffida all'Ente Acquedotti Siciliani e la richiesta indirizzata al Prefetto non sono le uniche iniziative messe in campo da Codici. È intenzione dell'Associazione, infatti, interessare della vicenda anche la competente Procura della Repubblica, al fine di accertare eventuali condotte attive e/o omissive penalmente rilevanti che abbiano contribuito a determinare l'attuale situazione di criticità. È auspicabile, al fine di porre fine a questo gravissimo problema – conclude l'Avvocato Roberto Rapallo – la messa in campo di adeguate competenze e di un concreto impegno da parte di tutti gli attori coinvolti nella vicenda, in quanto con le semplici frasi di circostanza o con fotografie con mezzi sorrisi di circostanza non si potrà mai risolvere niente”.