Ex vertici di Acea Ato 5 a processo per accuse pesanti, tra cui falso in bilancio.
Il 26 ottobre, presso il Tribunale di Frosinone, si è tenuta la prima udienza del processo nei confronti di ex dirigenti e revisori della società, accusati di frode nelle pubbliche forniture, turbativa d’asta, peculato e ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza. In aula anche i legali dell'associazione Codici, che ha avviato un'azione per tutelare gli utenti del servizio idrico.
Stando all’accusa, nel periodo tra il 2014 ed il 2017 i bilanci sarebbero stati gonfiati. I conti, dunque, non tornerebbero ed è quindi necessario mettere ordine, per il bene anche dei consumatori, danneggiati da bollette salate non per errori di calcolo ma, secondo la magistratura, per una precisa strategia.
La gestione del servizio idrico è una questione aperta ormai da anni e questa vicenda ripropone con forza il tema dei costi, che l'associazione solleva da tempo. Bisogna fare chiarezza sulla tariffa, su quanto hanno pagato gli utenti. Il tutto in un contesto generale estremamente delicato, basti pensare che il servizio idrico registra una dispersione idrica di oltre il 70% nella provincia di Frosinone.
Gli utenti del servizio idrico di Acea Ato 5 possono ancora unirsi all'azione promossa per richiedere il risarcimento delle somme pagate in più rispetto a quanto dovuto. Per farlo è necessario compilare ed inviare il modulo di adesione insieme alla copia della bolletta risalente al periodo oggetto dell'inchiesta della Procura, come detto dal 2014 al 2017.