Risparmio, cambiano le abitudini di consumo degli italiani

Tutte le ultime notizie

Dall'ufficio Stampa di Codici

Risparmio, cambiano le abitudini di consumo degli italiani

Risparmio, cambiano le abitudini di consumo degli italiani

Che la crisi si faccia sentire, ormai è cosa nota. Gli italiani hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, a mettere nel salvadanaio qualche soldino e non possono fronteggiare economicamente nessun tipo di imprevisto.

Così la situazione che si presenta è al quanto tragica: o si ricorre a continui prestiti e pagamenti a rate oppure si rinuncia a qualsiasi extra; dai viaggi ad un bel capo d’abbigliamento firmato. Ma tutto ciò riguarda anche i beni di prima necessità: si cerca di spendere meno anche per la spesa alimentare.

A confermarlo sono i dati dell’indagine svolta da Coldiretti – Swg secondo i quali “il  25 per cento  degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza dei discount mentre, all'opposto, ben il 38 % ha ridotto la propria presenza nei negozi” .
Ma è vero boom anche per i mercatini dell’usato: qui si può trovare davvero di tutto. Dalla vendita di abbigliamento usato per adulti e bambini a quello per sportivi;  dal recupero e assemblaggio di materiale usato per creazioni artistiche a dischi in vinile, libri, mobili, elettrodomestici:  insomma una specie di grande centro commerciale ma dove l’usato è a far da padrone.  La richiesta da parte degli italiani è elevata e diffusa da Nord al Sud  ed è ciò che emerge da un’indagine della Camera di Commercio su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2009.

“Il mercato dell’usato nelle regioni italiane vede in pole position  la Lombardia con 491 imprese attive seguita da Lazio con 463 imprese e la  Toscana con 425 imprese. Sempre nell’ambito dell’usato, tra le province con maggiore richiesta ci sono: Roma con l’ 11,2% del totale nazionale del settore usato, seguita da Milano  con il 7% e Napoli  con il 6%.  Tra i settori con più richieste rientrano quello del mobile usato e degli oggetti di antiquariato con il 58,1% ,  seguito dal settore in crescita dell’abbigliamento ed altri oggetti usati con il 23,7%.

Codici ha evidenziato come il sovraindebitamento delle famiglie si presenta come una piaga sociale e dai dati suddetti si evince come gli italiani, per forza di cose, si sono trovati a cambiare le proprie abitudini per poter vivere in maniera dignitosa. Insomma niente più extra, niente più lusso; ormai la parola d’ordine per le tasche e i portafogli dei consumatori è solo e soltanto ‘risparmio’!