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Batterio killer, i consigli della nostra esperta per prevenire le infezioni

Batterio killer, i consigli della nostra esperta per prevenire le infezioni

Si diffonde la malattia trasmessa e scatenata da una variante di E.Coli (E.C.0104:H4) detta “Entero-Emorragica E.Coli” (Ehec), che produce una tossina che danneggia la parete intestinale provocando diarrea emorragica, penetra nel sangue e causa gravi danni ai vari organi, in particolare ai reni procurando una grave insufficienza trattabile in tempo con dialisi. 

Il batterio si è diffuso in poche settimane in Germania ed in alcuni paesi europei (circa 10 paesi).
Il focolaio è stato già individuato nella zona Nord della Germania, in particolare ad Amburgo, ed in totale si registrano circa 2.000 contagi e 18 decessi a causa della Sindrome Emolitica- Uremica (Seu).
La dott.ssa Adriana Catalano, biologa e nutrizionista, nella qualità di Responsabile Dipartimento Regione Sicilia CODICI Tutela Ambientale e Sicurezza Alimentare dichiara:
“La trasmissione del batterio avviene attraverso le verdure, ortaggi, frutta, carne, latte non pastorizzato e acqua,  quindi il consumatore può essere informato e formato attraverso le buone pratiche igieniche degli alimenti, dall'acquisto al consumo.”
“Poiché ancora in Italia non si sono registrati casi di contagio, - continua la Dott.ssa  Catalano - sarebbe opportuno acquistare prodotti made in Italy, sottoposti alle normative  Cee e ai decreti nazionali (Pacchetto Igiene), sconsigliando alimenti d'importazione estera, che potrebbero bypassare attraverso industrie europee ed italiane compiacenti ed interessate solo ai ricavi economici, mettendo da parte la salute del consumatore”.

Le linee guida che la dott.ssa consiglia sono le seguenti:
Avvalersi di acquisti selezionati presso rivenditori di fiducia; Evitare di consumare verdure crude non lavate adeguatamente; Lavare bene e sbucciare la frutta; Lavarsi le mani prima e dopo la preparazione e l'assunzione dei cibi; Lavare bene le mani dopo l'utilizzo della toilette; Lavarsi le mani prima e dopo avere avuto contatti con animali domestici.

In poche parole è consigliabile mantenere una buona igiene personale, soprattutto  nella manipolazione di alimenti in ogni settore alimentare, incluso quello casalingo. 
E' da tenere in considerazione  anche il controllo microbiologico (normativa D.L.G.S 31 del 2001) delle acque potabili, prodotte dalle aziende municipalizzate dove il batterio potrebbe trovare terreno favorevole al suo sviluppo. 
Bisogna tenere in considerazione che la conformità ai parametri di potabilità è sottoposta  in primis  alle responsabilità dei gestori delle acque e successivamente agli utenti che ne gestiscono la conformità ai detti parametri attraverso la sanificazione,  il monitoraggio e il controllo analitico delle cisterne condominiali.
“Sarebbe opportuno- conclude la Dott.ssa Catalano- che il consumatore europeo conoscesse attraverso campagne d'informazione tutte le normative che regolano e tutelano il cittadino in materia di sicurezza alimentare”.