Cattivo pagatore e Centrale Rischi

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Cattivo pagatore e Centrale Rischi

Cattivo pagatore e Centrale Rischi

Dal 1° gennaio 2021 è diventato più facile rientrare nelle segnalazioni alla Centrale dei Rischi (CR) come cattivo pagatore in virtù di alcuni criteri più rigidi per cui una banca può considerare in “default” il proprio correntista.

Cosa significa essere segnalati

Essere segnalato in Centrale Rischi non vuol dire necessariamente essere un “cattivo pagatore”. Vuol dire che il segnalato ha, nei confronti di un intermediario, un credito o una garanzia pari o superiore alla soglia di segnalazione (250 euro per le sofferenze, 30.000 euro negli altri casi). La sofferenza subentra se gli intermediari ritengono che il cliente abbia gravi difficoltà a estinguere il proprio debito. Inoltre, è sempre più facile per chi viene considerato un cattivo pagatore entrare nella black list, che rende impossibile ottenere un prestito in futuro. Può essere considerato un cattivo pagatore chi in passato non è riuscito ad adempiere al rimborso di una o più rate di un finanziamento, per negligenza o per difficoltà nell’assolvere al debito contratto. La Centrale dei Rischi (CR), gestita dalla Banca d’Italia, è una base dati, cioè un archivio di informazioni in cui si racchiudono i debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario. Tali informazioni sono fornite direttamente dagli intermediari partecipanti, come le banche, le società finanziarie e altri intermediari.

Obiettivi e vantaggi della Centrale Rischi

La Centrale dei Rischi lavora principalmente per alcuni scopi, tra i quali:

  • Migliorare il processo di valutazione del merito di credito. I dati della CR forniscono infatti la “storia creditizia” di un cliente, cioè la descrizione dei suoi comportamenti nell’ambito dei rapporti di finanziamento;
  • Innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari;
  • Rafforzare la stabilità del sistema finanziario.

C’è da dire che la CR ha il potere di favorire l’accesso al credito da parte della clientela “meritevole”. È dunque più facile che chi ha una buona “storia creditizia” ottenga più facilmente un finanziamento e a condizioni migliori. Tutti i dati presenti nella CR sono riservati, ma è possibile accedere gratuitamente ai propri dati tramite un’apposita richiesta e scoprire se si è stati inseriti nella base dati.

L'accesso

Come abbiamo detto, è possibile accedere alla Centrale Rischi presentando una specifica richiesta:

  • Tramite la piattaforma Servizi online, selezionando la voce “Richiedi i dati”, oppure utilizzando il link diretto al servizio online CR.
  • A una delle Filiali della Banca d’Italia, tramite PEC, posta ordinaria oppure attraverso la consegna a mano, utilizzando il modulo scaricabile via web e allegando la copia leggibile di un documento d’identità valido.

Ulteriori informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina Accesso ai dati della CR sul sito della Banca d’Italia.

Tramite l’adeguata richiesta di cui abbiamo parlato prima possono accedere alla Centrale Rischi:

  • Le persone fisiche le cui informazioni portano il loro nome oppure, al loro posto, i soggetti previsti dalla legge, come per esempio il tutore, l’amministratore di sostegno, l’erede o un soggetto in possesso di delega;
  • Le persone giuridiche quali enti, società, associazioni, tramite il legale rappresentante o altri soggetti previsti dalla legge, come ad esempio il liquidatore, i soci illimitatamente responsabili, i soci di S.r.l. o i membri del collegio sindacale.

Sulla Centrale Rischi è dedicata un'apposita sezione sul sito di Banca d'Italia, con tanto di FAQ: clicca qui.

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