Codici porta TripAdvisor in tribunale per le false recensioni

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici porta TripAdvisor in tribunale per le false recensioni

Codici porta TripAdvisor in tribunale per le false recensioni

Si è aperto oggi il processo promosso da Codici contro TripAdvisor in merito alle sanzioni per le false recensioni. L'Associazione ha proposto un'azione inibitoria, ritenendo scorretta la politica adottata dal noto portale di viaggi.

“Sul sito internet di TripAdvisor – spiega il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – non sono riportate le modalità e la misura adottata per infliggere le multe. In pratica TripAdvisor è libero di decidere se e come sanzionare una struttura, senza darle la possibilità di difendersi”.

Nessun vincolo, nessun parametro per stabilire come e quanto multare chi sbaglia. In questo modo, secondo Codici, invece di fare giustizia, si compie soltanto un'altra scorrettezza.

“Con la nostra azione – afferma Ivano Giacomelli – non vogliamo mettere in discussione il problema delle false recensioni, che è reale e deve essere affrontato. Parliamo sia delle recensioni negative che di quelle positive, che danneggiano i consumatori influenzandone le scelte in base a pareri che non sono veritieri. Non è corretto ed è giusto intervenire. Abbiamo proposto un'inibitoria perché non è accettabile che un'azienda decida liberamente come multare qualcuno senza concedere un contraddittorio. Nella sanzione non vengono riportati i dettagli della recensione incriminata, chi l'ha scritta, da dove. Non viene citato nemmeno l'indirizzo IP. In questo modo il soggetto colpito non può difendersi – conclude il Segretario Nazionale di Codici – deve solo subire, andando incontro a conseguenze pesanti, perché si possono perdere posizioni in classifica e non è poco, considerando che TripAdvisor è un punto di riferimento per i turisti di tutto il mondo”.

Come detto questa mattina si è aperto il processo promosso da Codici, ma si prevedono tempi lunghi per fare chiarezza sulla vicenda. Il giudice, infatti, ha fissato la prossima udienza nel 2020.