Con una sentenza il Tar Lazio dichiara illegittimo l'operato di Acea

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Con una sentenza il Tar Lazio dichiara illegittimo l'operato di Acea

Con una sentenza il Tar Lazio dichiara illegittimo l'operato di Acea

E’ di questi giorni la sentenza del Tar Lazio – sede staccata di Latina – che dichiara l’illegittimità dell’operato di Acea ATO 5, accogliendo e ritenendo lecito l’intervento del CONVIRI che si era espresso contro la retroattività delle tariffe.

“Una sentenza importante – commenta l’Avv. Carmine Laurenzano - Responsabile Nazionale Ufficio Legale Codici – che sottolinea l’illegittimità dell’operato di Acea Ato 5 e delle tariffe applicate.. La sentenza, inoltre, elude il rischio di una deresponsabilizzazione del Gestore, evitando che i costi dovuti alle sue negligenze siano scaricati sugli utenti”.
“Codici ci aveva visto chiaro ed è stata parte attiva nel procedimento che, oggi, ha portato a tale risultato – commenta Luigi Gabriele, Segretario Codici Provincia di Frosinone - Ma ripercorriamo la vicenda.
Sono tante le anomalie riscontrate dall’associazione CODICI, inerenti la cattiva gestione del Servizio Idrico Integrato all’interno dell’Ato 5 a scapito dei cittadini. Tali anomalie erano emerse in maniera chiara, difatti oltre ai reiterati aumenti tariffari concessi dall’Autorità d’Ambito, a far ulteriormente discutere ed indignare la cittadinanza furono gli aumenti retroattivi in favore del Gestore Acea Ato 5 applicati senza tenere conto degli obiettivi fattori concorrenti a determinare la tariffazione - qualità e quantità di acqua erogata, qualità ed efficienza del servizio, grado di soddisfazione dell’utente. La retroattività della tariffa, pubblicata in maggio 2008, fu applicata su consumi relativi agli anni pregressi con un aumento della stessa di più del 20%, disattendendo il limite imposto dalla legge (coefficiente kappa), che fissa in tutta Italia gli aumenti tariffari al massimo del 5% annuo, più il tasso di inflazione programmato. L’illegittimità con cui operò Acea Ato 5 era stata, inoltre, oggetto di contestazione da parte del CONVIRI, Commissione Nazionale per la Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche. Con una propria delibera, infatti, in data 01.12.08, la Commissione di Vigilanza ritenne non legali sia gli aumenti che la retroattività. Appurato questo, il CONVIRI concluse la sua inchiesta sull’ATO 5, intimandola alla modifica delle tariffe. In caso contrario, la Commissione era pronta ad avviare un’azione di responsabilità contabile nei confronti degli amministratori inadempienti. Anche il Codici si mosse al fianco dei cittadini, diffidando Acea Ato 5 ad astenersi dall’invio delle bollette calcolate sulla base delle tariffe illegittime e scendendo in piazza, promuovendo una raccolta firme per avviare un’azione inibitoria contro il Gestore del Servizio Idrico Integrato. Acea, invece impugnò il provvedimento del CONVIRI al Tar, che oggi si è, invece, pronunciato con una sentenza a suo sfavore.
“ A questo punto - conclude Luigi Gabriele - è necessario aprire un dialogo con il Gestore. Mi auguro che la sentenza del Tar non venga strumentalizzata, dando adito a campagne politiche autolesioniste. Il servizio Idrico non deve essere appannaggio della politica o di comitati territoriali, ma deve essere un sistema volto ad offrire efficienza e qualità agli utenti. In questo contesto, ribadisco il ruolo delle associazioni dei consumatori come giusti interlocutori che operano al fine di tutelare l’utenza”.