Associazioni di consumatori e pendolari contro gli aumenti nei trasporti in Lombardia

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Associazioni di consumatori e pendolari contro gli aumenti nei trasporti in Lombardia

Associazioni di consumatori e pendolari contro gli aumenti nei trasporti in Lombardia

La consegna di oltre 10.000 firme di utenti vessati da ritardi e scarsa qualità. Riportare il tema del servizio pubblico di trasporto tra le priorità della Regione Lombardia. Non far passare aumenti delle tariffe se non parametrati a concreti miglioramenti della qualità del servizio verificabili da parte degli utenti.

Queste le istanze che sono state presentate ieri con un documento al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni da Acu, Altroconsumo, Casa del Consumatore, Codici e dal Coordinamento dei Comitati Pendolari della Regione Lombardia nella riunione del Consiglio regionale dei consumatori e degli utenti, dove si è discusso di qualità e tariffe del servizio ferroviario e di trasporto pubblico locale. Nel documento si richiamano le ragioni del malcontento dei pendolari sulle tratte ferroviarie della Regione. Da una recente indagine di Altroconsumo emergono i parametri di qualità del servizio con maggiori criticità: pulizia e igiene (92%), affollamento (78%), climatizzazione (79%), informazioni a bordo in caso di disservizio (73%), puntualità (59%), sicurezza (42%), cortesia e disponibilità del personale (32%). L'insoddisfazione per il servizio nel suo complesso è pari al 68%. “Condizioni di trasporto così umilianti” afferma il Coordinatore della Regione Lombardia per l’Associazione CODICI “inducono a ritenere che gli standard previsti dai contratti di servizio firmati tra Trenitalia e Regione Lombardia, sebbene molto bassi, non siano assolutamente rispettati. Un bilancio che allontana ancora di più il nostro Paese dagli altri Stati europei dove esistono tratte utilizzate dai pendolari che sono servite addirittura dall'alta velocità, cosa che sarebbe dovuta accadere anche in Italia. Ad aggravare la situazione già critica, a causa della riduzione dei trasferimenti finanziari dallo Stato approvati dal Governo nella manovra economica di fine anno, si sono aggiunti gli aumenti tariffari del 10% introdotti nel mese di febbraio e se ne preannunciano altri per il prossimo mese di maggio”. Le associazioni di consumatori e di pendolari chiamano ai fatti l'assessore ai trasporti regionale e il presidente Formigoni. Oggi, è partita un’azione di volantinaggio nella stazione ferroviaria di Milano Centrale - che nei giorni a seguire verrà ripetuta in altre stazioni ferroviarie - per chiamare a raccolta i pendolari vessati dal disservizio e dalla mala gestione dei trasporti pubblici locali.