Adb Interior, class action per i clienti

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Adb Interior, class action per i clienti

Adb Interior, class action per i clienti

I fari dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si sono accesi sulla Adb Interior Srls.

Si tratta di una società attiva nella vendita online di oggetti di arredamento, attraverso il sito internet www.adbinterior.it.

L'intervento dell'Antitrust

Nello specifico, è stato ordinato alle società di sospendere ogni attività diretta alla vendita di prodotti non disponibili e all'addebito anticipato di corrispettivi per beni che non risultino in giacenza nei magazzini o che non siano comunque pronti per la consegna (leggi il testo del provvedimento). La società Adb Interior Srls dovrà comunicare l'avvenuta esecuzione di quanto disposto nel provvedimento di sospensione entro 10 giorni dal suo ricevimento.

A gennaio, invece, è arrivato un altro intervento, questa volta sanzionatorio. Tre multe per un totale di 450.000 euro, che rappresentano un punto a favore dei clienti, per tutelare i quali l'associazione Codici ha avviato un'azione di classe, depositando anche un esposto in Procura per fare luce su un caso che, purtroppo, potrebbe non essere isolato.

Sos consumatori

L'Antitrust segnala che oltre 2.000 ordini sono rimasti inevasi. Numerose le proteste per la  mancata  consegna  dei prodotti o il mancato rimborso dopo l'annullamento dell'ordine. L'Associazione Codici si è attivata per fornire assistenza ai consumatori. Disponibile il modulo per aderire all'azione di classe. Per informazioni è possibile telefonare al numero 06.5571996 oppure scrivere all'indirizzo email This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

Le vendite online

L'intervento si inquadra in una più ampia strategia, già da tempo perseguita dall'Autorità, volta ad assicurare il corretto ed equilibrato sviluppo delle vendite online anche attraverso l'organica repressione di fenomeni quali la mancata consegna della merce ordinata e regolarmente pagata dai consumatori, gli ostacoli al rimborso delle somme versate e all'esercizio del diritto di recesso, nonché la divulgazione di informazioni false in merito al reale stato degli ordini di acquisto e alle effettive tempistiche di consegna degli stessi.