Codici: i consumatori beffati da Mercatone Uno non devono essere dimenticati

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: i consumatori beffati da Mercatone Uno non devono essere dimenticati

Codici: i consumatori beffati da Mercatone Uno non devono essere dimenticati

Una situazione difficilissima e complicata. È quella del fallimento di Mercatone Uno, la storica azienda che nel maggio scorso ha chiuso improvvisamente i battenti.

La situazione
Il 31 ottobre scade il termine per presentare le domande per l'acquisto parziale o totale dei negozi e dal Mise hanno fatto sapere che ai commissari sono arrivate 24 manifestazioni di interesse, di cui 11 hanno avuto accesso alle informazioni aziendali.

Le vittime del fallimento
“Intanto la situazione è drammatica – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – il fallimento ha coinvolto oltre 1.800 lavoratori ed è comprensibile che gli sforzi principali siano concentrati sul tentativo di tutelarli nel miglior modo possibile, considerando i sacrifici che stanno facendo ormai da mesi. Come associazione dei consumatori non possiamo però non richiamare l'attenzione anche sulle altre vittime del fallimento di Mercatone Uno, ovvero i clienti. Ci sono quasi 20.000 consumatori che hanno acquistato un prodotto, pagando un acconto o l'intera somma: alcuni di loro non hanno mai ricevuto la merce, altri sono stati più fortunati, ma non possono far valere alcuni diritti previsti dal Codice del Consumo, come la garanzia di 2 anni. Abbiamo fin da subito attivato il nostro Sportello Legale per prestare assistenza ai clienti – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – ed abbiamo avviato un'azione collettiva per il risarcimento danni. Rinnoviamo l'invito ai consumatori a non arrendersi ed a far valere i loro diritti. Noi continueremo ad essere dalla loro parte, pronti a costituirci parte civile nell'eventuale procedimento penale”.

Il risarcimento
I clienti beffati da Mercatone Uno possono chiedere assistenza all'Associazione Codici telefonando al numero 02.36503438 oppure inviando un'email all'indirizzo di posta elettronica This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. È inoltre disponibile il mandato di adesione all'azione collettiva popolare avviata per chiedere il risarcimento danni.

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