Codici: guasto alla metro e addio distanziamento

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: guasto alla metro e addio distanziamento

Codici: guasto alla metro e addio distanziamento

Dagli slogan alla dura realtà il passo è breve.

Lo hanno sperimentato sulla propria pelle i romani che questa mattina sono usciti di casa per recarsi al lavoro e hanno dovuto fare i conti con un guasto alla metro che ha fatto saltare tutti i provvedimenti, gli impegni e le promesse delle istituzioni per mettere al riparo i cittadini dal pericolo contagi. Dalle lunghe code all'esterno della stazione Anagnina della linea A si è infatti passati all'assembramento sui vagoni dopo lo stop forzato di un treno alla fermata Re di Roma (foto d'archivio).


"Quanto successo questa mattina sulla metro A è inaccettabile – dichiara l'avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – presenteremo un esposto alla Procura perché non è tollerabile quanto hanno dovuto subire i cittadini ed è inammissibile presentarsi con mezzi rotti a quello che tutti hanno definito come l'inizio della vera Fase 2. E non ci vengano a dire che si è trattato di un episodio, perché sappiamo bene quali sono le condizioni del trasporto pubblico della capitale".

"Nelle scorse settimane – ricorda l'avvocato Carmine Laurenzano, legale dell'associazione Codici – avevamo criticato la decisione del Campidoglio di ripristinare le strisce blu, negando di fatto ai cittadini l'alternativa di muoversi con la propria auto. Quanto successo questa mattina ci dà ragione, perché dimostra che le istituzioni non sono in grado di garantire un trasporto pubblico efficace ed il distanziamento sociale. Non è possibile continuare a chiedere sacrifici ai cittadini, senza però dare nulla in cambio. Parliamo di persone costrette ad anticipare la sveglia per sperare di arrivare in tempo al lavoro, poi sopportano con diligenza e senso civico le lunghe code all'esterno della stazione. E dopo cosa succede? Il solito guasto e salta tutto. I vagoni tornano a riempirsi, la sicurezza si riduce ad un semplice avviso affisso al vetro delle carrozze e l'alzataccia all'alba è stata inutile perché si arriva al posto di lavoro in ritardo. La Procura dovrà fare luce su quanto avvenuto oggi, ma intanto torniamo a chiedere al Campidoglio strisce blu gratuite per permettere ai cittadini di muoversi anche con la propria auto, viste le condizioni penose del tpl".