Codici: diffida a Comune e ditta per il servizio della mensa scolastica a Colleferro

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Codici: diffida a Comune e ditta per il servizio della mensa scolastica a Colleferro

Codici: diffida a Comune e ditta per il servizio della mensa scolastica a Colleferro

Le rassicurazioni non bastano.

Il caso di Colleferro

Per questo motivo l’associazione Codici, tramite la delegazione di Colleferro, ha deciso di inviare una diffida al Comune ed alla ditta che gestisce la mensa scolastica nella cittadina della provincia di Roma, entrando così nella questione che si è aperta e che ha provocato proteste e polemiche. La vicenda riguarda la preparazione dei pasti.

La preparazione dei pasti 

“Rispetto a quanto avveniva in passato – spiega Marina Peretto, Responsabile di Codici Colleferro – la ditta che dal mese scorso è subentrata nella gestione del servizio invece di preparare i pasti nelle apposite cucine di Colleferro, lo fa a Pomezia, dove ha sede, e poi li trasporta a Colleferro, dove finisce di cuocerli. È chiaro che questa procedura incide sulla qualità dei prodotti, tant’è che molte famiglie si sono lamentate del servizio, anche per il costo e per la modalità di distribuzione del cibo, che arriva a tavola in involucri di plastica, uno schiaffo all’ambiente ed a chi si impegna per cercare di ridurre l’inquinamento ricorrendo a pratiche ecosostenibili. Di fronte al caos che si è generato, lunedì scorso si è svolto un incontro tra Comune, Asl e ditta.

Il commento del Sindaco

Con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook –  prosegue Peretto , il Sindaco Pierluigi Sanna ha commentato positivamente la riunione. Un successo scandito da una serie di concetti che il primo cittadino dichiara di aver ribadito e questo, a nostro avviso, è ancora più grave. Non si doveva arrivare a questo punto. Non si può far passare per una vittoria quella che è una correzione in corsa, una toppa ad un grave buco. Non solo.

Serve chiarezza

La nuova modalità di preparazione dei pasti, non più a Pomezia ma a Colleferro – conclude Peretto , da quando inizierà? E chi risarcirà le famiglie per un servizio che finora è stato qualitativamente deludente? Ci auguriamo che il primo cittadino fornisca dei chiarimenti. Intanto continueremo a vigilare sulla vicenda, pronti a dare voce ai genitori, che meritano un servizio diverso per i loro figli”.

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