Appello di Codici Sicilia sui rincari previsti nel Mercato di Salvaguardia

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Appello di Codici Sicilia sui rincari previsti nel Mercato di Salvaguardia

Appello di Codici Sicilia sui rincari previsti nel Mercato di Salvaguardia

L’associazione Codici lancia un appello al Governo regionale nella persona del Presidente Schifani e al Ministro Nello Musumeci affinché si facciano portavoce con il governo nazionale circa i rincari previsti per il biennio relativi al Mercato di Salvaguardia per la Sicilia.

Le società e gli enti coinvolti

Si tratta, infatti, del mercato dell’energia rivolto alle imprese alimentate a media tensione, alle aziende con più di 50 dipendenti o con un fatturato superiore a 10 milioni. Vi sono coinvolti anche enti pubblici e società che erogano servizi pubblici, come quello idrico, che adesso si troveranno a far fronte alle morosità attingendo a un Mercato di Salvaguardia che per la Sicilia prevede un parametro addizionale di 202 euro a megawatt contro i 17,80 euro dello scorso biennio e a fronte di un costo in più di soli 15,90 euro per la Lombardia.

Bomba sociale senza precedenti

“L’aumento del parametro cosiddetto 'omega' del mercato di salvaguardia dedicato a imprese ed enti – dice Manfredi Zammataro, Segretario di Codici Sicilia – rappresenta l’innesco di una bomba sociale senza precedenti. Con questi rincari di circa il 1000% saranno migliaia le imprese che rischiano di chiudere i battenti, fermare le produzioni e licenziare i dipendenti. Per non parlare degli enti pubblici, come Comuni e società di gestione che potrebbero precipitare verso il baratro del dissesto con rincari che verranno scaricati sulle tasche dei cittadini. Già il biennio di Covid e poi la crisi Ucraina con gli aumenti dei prezzi hanno pesantemente colpito il tessuto siciliano con l’aumento dei casi di sovraindebitamento, con le chiusure di aziende e con la crescente disoccupazione. Adesso questo rincaro così esoso potrebbe essere il colpo mortale per l’economia della Regione. Ci appelliamo al Presidente Renato Schifani e al Ministro Musumeci ai quali chiediamo di farsi portavoce con il governo nazionale al fine di intervenire con misure di sostegno straordinarie”.