Sciopero trasporto aereo, Codici: doveroso tutelare i diritti dei passeggeri

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Sciopero trasporto aereo, Codici: doveroso tutelare i diritti dei passeggeri

Sciopero trasporto aereo, Codici: doveroso tutelare i diritti dei passeggeri

Ci risiamo.

Sciopero di 4 ore

Domenica 17 sarà l’ennesima giornata calda per i passeggeri a causa del nuovo sciopero che coinvolgerà i lavoratori del trasporto aereo. Stop di 4 ore per i controllori di volo Enav e braccia incrociate anche per i dipendenti Ryanair, Easyjet, Volotea, Malta Air e CrewLink.

Tutelare i passeggeri

“Ci eravamo illusi che questa sarebbe stata l’estate del ritorno alla normalità dei voli – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed invece dobbiamo constatare questa lunga serie di agitazioni. Senza entrare nel merito delle ragioni di questi scioperi, ci preme sottolineare un aspetto: i sindacati tutelano i diritti dei lavoratori con queste agitazioni, ma le istituzioni e le autorità devono tutelare i passeggeri. Non è possibile che le dispute tra compagnie di trasporto e dipendenti ricadano sui consumatori, come purtroppo sta avvenendo ormai da settimane tra voli cancellati, lunghe attese in aeroporto e nessuna assistenza”.

Oltre 600 voli cancellati 

“Domenica lo sciopero sarà di 4 ore, dalle 14 alle 18 – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici –, potrebbe sembrare una durata modesta, ma non è così, perché i voli cancellati saranno oltre 600, con più di 100mila passeggeri che non potranno partire. Sarà una giornata complicata, l’ennesima, ed è bene che i consumatori si preparino. In che modo? Innanzitutto, accertandosi, prima di recarsi in aeroporto, che il volo ci sia e sia programmato o, nella peggiore delle ipotesi, che eventuali ritardi non siano così importanti da rendere inutile l’imbarco, soprattutto nel caso di successive coincidenze. È bene poi ricordare che quando la cancellazione viene comunicata negli ultimi 14 giorni prima della partenza, il passeggero ha diritto non soltanto al rimborso del biglietto pagato, ma anche agli indennizzi contrattuali previsti dal regolamento CEE n. 261 del 2004, che variano da 250 a 600 euro in base alla lunghezza della tratta. A questo si aggiunge il rimborso delle spese sostenute e di cui non si è usufruito a causa della cancellazione. Quindi, in caso di volo cancellato e disagi in aeroporto il nostro consiglio è quello di farsi sentire e di non arrendersi, perché i diritti ci sono e devono essere rispettati”.

Il caso dei ragazzi bloccati in Inghilterra 

Lo sciopero di domenica, intanto, ha già avuto le prime conseguenze. Un gruppo di ragazzi, per la precisione 54 minorenni partiti il 4 luglio per l’Inghilterra, non sa come tornare a casa perché Ryanair ha cancellato il volo in programma il 17 luglio per Orio al Serio. “In questi casi – spiega Gallotta – la compagnia dovrebbe attivarsi immediatamente per garantire una riprotezione sul primo volo utile disponibile, scelto dal passeggero. Questo non fa venir meno il diritto all’indennizzo contrattuale, viene meno solo il rimborso del biglietto. Purtroppo, quanto sta accadendo dimostra che, come al solito, ad avere la peggio sono sempre i consumatori”.

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