Assistenza alle vittime. È quella che fornisce l’associazione di consumatori Codici, che si è attivata per dare il proprio sostegno a chi è incappato nella maxi truffa scoperta dalla Guardia di Finanza nel marzo scorso e che ora registra una novità importante.
Lo schema Ponzi
“Oltre 2mila persone in tutta Italia – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sono cadute nella trappola tesa da una rete di truffatori, che hanno applicato il classico schema Ponzi. Parliamo del famoso sistema che induce le vittime a fare investimenti in serie, che fruttano però soltanto ai primi investitori provocando invece solo perdite per gli altri. Anche tramite alcune società e con la promessa di alti rendimenti – prosegue Giacomelli – correntisti di banca sono stati spinti a stipulare contratti di compravendita o affitto, falsi.
Sequestro preventivo di oltre 25 milioni di euro
“Una truffa finanziaria in piena regola, per la quale ora il Gip di Monza ha disposto il sequestro preventivo di oltre 25 milioni di euro a carico di 14 indagati. Un passo importante – sottolinea il Segretario Nazionale di Codici – e naturalmente ci auguriamo che ne seguano altri, affinché le vittime vengano risarcite. Ed è per questo, per dare il nostro contributo affinché ciò avvenga, che ci siamo attivati promuovendo un’azione con cui forniamo assistenza legale per permettere ai truffati di rientrare in possesso delle somme perse”.
Azione per riavere le somme perse
Le vittime del raggiro scoperto dalla Guardia di Finanza possono rivolgersi a Codici per ricevere assistenza al fine di ottenere il rimborso ed il risarcimento per il danno patito.
