Codici: vacanza da incubo a Pantelleria, chiesto il risarcimento per una famiglia di Alessandria

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Codici: vacanza da incubo a Pantelleria, chiesto il risarcimento per una famiglia di Alessandria

Codici: vacanza da incubo a Pantelleria, chiesto il risarcimento per una famiglia di Alessandria

Rimborso e risarcimento danni.

È la richiesta che l’associazione Codici ha inoltrato alla Aurum Fram Srl in merito alla vacanza da incubo trascorsa nell’agosto 2019 presso l’Hotel Punta Farm di Pantelleria, in provincia di Trapani, da una famiglia della provincia di Alessandria.

Vacanza da dimenticare

“L’hotel più spettacolare del Mediterraneo”, come veniva reclamizzato sul sito della società, si è rivelato un’esperienza terribile. “La famiglia che si stiamo assistendo – afferma Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – aveva prenotato una vacanza a cavallo di Ferragosto in una struttura che avrebbe dovuto essere se non unica, quanto meno bellissima. Al loro arrivo hanno trovato ad accoglierli gli ispettori dell’Ufficio Igiene Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provincia di Trapani, intervenuti in seguito alle numerose segnalazioni per presunti casi di dermatite da contatto tra i bambini, comparsa dopo il bagno in piscina. Un inizio sconfortante, seguito da altri episodi gravi. Dagli accertamenti svolti nei giorni successivi dalla Asp, sono emerse carenze igienico-sanitarie negli spazi adiacenti alla piscina e nei locali a servizio dei bagnanti, situazioni di abbandono in altre zone della struttura che si presentavano in condizioni fatiscenti. Anche il ristorante non se la passava bene, con attrezzature in disuso e locali sporchi, mentre l’area esterna adiacente alle cucine era usata come deposito rifiuti, con tanto di bombole del gas. Tutto registrato e segnalato dai tecnici della Asp impegnati nei sopralluoghi. Mentre Carabinieri, Nas, Polizia Municipale ed anche il Sindaco di Pantelleria, che nel frattempo con un’ordinanza aveva disposto la chiusura della piscina, si alternavano nella struttura, la famiglia ha cercato di resistere per qualche giorno, affittando un’auto per andare a mangiare al ristorante e per fare qualche bagno in quanto anche l’accesso alla spiaggia sottostante l’albergo era a rischio, ma alla fine ha deciso di terminare in anticipo la vacanza e tornare a casa. Una scelta inevitabile, come riteniamo inevitabile il rimborso ed il risarcimento danni, che abbiamo chiesto alla società e che sarà discusso di fronte al Giudice di Pace di Tortona a giugno”.

Assistenza consumatori

“Ci sono diritti da far valere in casi del genere – sottolinea Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed è bene ricordarlo. La stagione estiva è alle porte, le prenotazioni sono iniziate ma anche ai tempi della pandemia le fregature sono in agguato. Quindi massima attenzione”. In caso di vacanza da incubo, di problemi con rimborso o recesso, è possibile richiedere l’assistenza di Codici.

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