Codici: acqua a singhiozzo e sporca a Erice, in azione per tutelare i cittadini

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: acqua a singhiozzo e sporca a Erice, in azione per tutelare i cittadini

Codici: acqua a singhiozzo e sporca a Erice, in azione per tutelare i cittadini

Avviata un'iniziativa per tutelare i cittadini di Erice (Trapani) alle prese con gravi disservizi idrici.

Le richieste di Codici

Sconto nella bolletta del 2020 per i cittadini danneggiati, verifiche di Arera ed intervento urgente degli organi regionali competenti come da ultime sentenze del Tar Sicilia. Sono le richieste che Codici Sicilia, tramite la delegazione di Trapani, ha rivolto in una lettera inviata a Ente Acquedotti Siciliani, Siciliacque, Comune di Erice e, per conoscenza, all’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Sicilia, al Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana e ad Arera in merito ai disservizi che si stanno verificando ad Erice sul fronte idrico.

Interruzioni e acqua sporca 

“Dallo scorso agosto – spiega l’avvocato Vincenzo Maltese, Responsabile di Codici Trapani – i residenti delle zone San Giuliano, Raganzili (zona Stadio), Villa Mokarta e Rigaletta Milo sono costretti a fare i conti con una serie di disservizi molto gravi. Si tratta dell’interruzione della fornitura idrica, per periodi anche di cinque giorni, e della pessima qualità dell’acqua che arriva nelle abitazioni. Dopo un intervento di pulizia delle cisterne e dei filtri, dai rubinetti è iniziata ad uscire acqua di colore giallastro, in alcuni casi marrone. Vogliamo sapere la causa di questi disservizi, che sembrerebbero riconducibili allo stato della rete idrica, degli invasi di fango della condotta di Montescuro e della diga nei pressi di Sambuca di Sicilia. Risposte doverose al pari delle numerose perdite delle condotte che possono causare danni a cose e persone se il Comune di Erice non interviene per garantire la sicurezza stradale – sottolinea l’avvocato Maltese – in attesa delle quali abbiamo deciso di intervenire per tutelare i cittadini danneggiati, considerando che tra loro ci sono anche famiglie con neonati”.

Risarcimento doveroso

“La situazione che si è venuta a creare – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – non è più tollerabile. Da una parte abbiamo le spese extra per l’acquisto di acqua da ditte private e per i continui interventi di pulizia di cisterne e filtri, dall’altra c’è il rapporto pessimo tra utenti ed Eas. Ci riferiamo ai tempi di intervento tecnico per preventivi, allacciamenti o attivazioni, e di emissione delle fatture, alle volture, attualmente bloccate, e all’assistenza clienti praticamente inesistente, come la risposta ai reclami. Alla luce di tutte queste criticità, abbiamo deciso di avviare un’azione collettiva popolare per il risarcimento degli utenti”.

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