È stata fissata per il prossimo 23 marzo, presso il Tribunale di Genova, la prima udienza riguardante la class action avviata dall’associazione Codici per la crociera nel Mediterraneo Orientale a bordo della Costa Victoria, svoltasi nell’agosto 2019.
Una crociera da dimenticare
“Una vacanza che ha lasciato un pessimo ricordo nei crocieristi – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – a causa di una serie di problemi che ci hanno spinto ad avviare l’azione per tutelare i consumatori danneggiati”.
Tappa cancellata e sbarco lumaca
Una crociera da incubo, caratterizzata da due momenti particolarmente negativi. “Il primo – ricorda Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – è la cancellazione della tappa di Corfù a causa della partenza in ritardo dal porto di Atene. Un momento della vacanza sostituito da un giorno di navigazione e già da qui si capisce il malcontento dei viaggiatori. Come se non bastasse, e passiamo al secondo momento da dimenticare, il rientro a Bari è stato caratterizzato da una lunga e snervante attesa per lo sbarco, durato ore. Il Codice del Turismo parla chiaro – sottolinea Gallotta – e di fronte ad una variazione peggiorativa dell’itinerario prevede un’adeguata riduzione del prezzo, accompagnata dal danno da vacanza rovinata in caso di responsabilità del tour operator. Se a tutto questo aggiungiamo il rientro problematico, è doveroso da parte di Costa riconoscere ai crocieristi la riduzione del prezzo pagato ed il ristoro dei danni da vacanza rovinata”.
Class action per il risarcimento
È per questo che Codici ha avviato la class action, che nei prossimi mesi, come detto, approderà in Tribunale. Le adesioni per partecipare all’iniziativa sono ancora aperte.
