Codici: i dati personali non sono merce di scambio

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: i dati personali non sono merce di scambio

Codici: i dati personali non sono merce di scambio

L’associazione Codici rivolge un plauso al Garante per la protezione dei dati personali per l’intervento, forte e deciso, nei confronti dell’utilizzo illecito di dati personali a fini di telemarketing, costato una sanzione di oltre 12 milioni e 250mila euro a Vodafone.

Telemarketing selvaggio

“Sempre più spesso – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – i consumatori sono bersagliati da telefonate promozionali indesiderate e fastidiose. In questo caso specifico che riguarda Vodafone, su cui è intervenuto il Garante Privacy, emerge poi un dato preoccupante. Sono state infatti utilizzate numerazioni fittizie o non censite nel Registro degli Operatori di Comunicazione, sembrerebbe da parte soprattutto di call center abusivi. Ormai il telemarketing è diventato un far west e la protezione dei dati personali è spesso totalmente ignorata".

Il (mal)trattamento dei dati personali

"Tornando al caso Vodafone, i partners commerciali avevano ad esempio ricevuto da altre aziende le liste dei nominativi da contattare, trasferendole all’operatore telefonico senza il necessario consenso degli utenti. Bene, quindi, la multa dell’Autorità ed anche l’indicazione alla compagnia di introdurre sistemi che consentano di comprovare che i trattamenti a fini di telemarketing si svolgano nel rispetto delle disposizioni in materia di consenso. Ci auguriamo che questo intervento contribuisca a fare pulizia nel telemarketing. I dati personali degli utenti devono essere rispettati e tutelati, non possono essere trattati come merce di scambio in totale spregio delle normative”.

Assistenza consumatori 

Codici è impegnata a fornire assistenza ai consumatori nel settore delle telecomunicazioni anche per quanto riguarda il telemarketing. In caso di telefonate insistenti, che magari si trasformano in una truffa per la stipula di un contratto o per l’attivazione di un servizio su cui non è stato espresso il proprio consenso, è possibile rivolgersi all’associazione, che fornirà tutte le indicazioni per difendere e far valere i propri diritti. Per informazioni: 06.55.71.996 o This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..