Codici, associazioni e comitati chiedono l'intervento del Ministro Costa per avviare la bonifica dell'Inviolata

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici, associazioni e comitati chiedono l'intervento del Ministro Costa per avviare la bonifica dell'Inviolata

Codici, associazioni e comitati chiedono l'intervento del Ministro Costa per avviare la bonifica dell'Inviolata

Una nuova speranza per chi abita nel territorio di Guidonia Montecelio, nel quadrante Nord Est del Lazio.

È rappresentata dal possibile interessamento del Governo nella vicenda dell'Inviolata. Impegnati da anni in una battaglia per la salute e per l'ambiente, le associazioni Codici, Earth, Cittadini per Fonte Nuova è Nostra ed i comitati Cittadini di Fonte Nuova e Gente di Fonte Nuova hanno chiesto un incontro al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa per trovare una soluzione per la discarica che si trova in provincia di Roma, diventata ormai una bomba ecologica.

“La Conferenza dei Servizi è stata aperta nel 2011 – dichiara Carmine Laurenzano, Avvocato dell'Associazione dei consumatori Codici – non viene convocata da oltre un anno e mezzo dal Comune di Guidonia Montecelio, anche se verrebbe da dire, amaramente, che in fin dei conti non è nulla di sconvolgente, visto che finora non ha prodotto alcun risultato. Oltre all'Ente Locale, anche la Città Metropolitana è praticamente immobile. Il gestore dell'impianto, la Eco Italia 87 Srl del gruppo Cerroni, è lasciato libero di agire come vuole, discrezionalmente e non obbligatoriamente, nonostante la situazione richieda azioni urgenti e drastiche. Lo dicono le analisi, che fanno emergere un quadro inquietante”.

L'ultimo campanello d'allarme è risuonato a luglio, quando Arpa Lazio ha consegnato la sua relazione periodica. “Nel rapporto – afferma Donatella Ibba, Presidente dell'Associazione Cittadini per Fonte Nuova è Nostra – in sostanza si dice che dal 2015 si ripetono una serie di inadempimenti da parte del gestore, che finora ha fornito solo risposte parziali, in alcuni casi con omissioni e ritardi, ai richiami delle istituzioni per un corretto iter di dismissione della discarica, messa sotto sequestro ed inattiva ormai dal 2014. L'area non è stata messa in sicurezza con le prescrizioni di Arpa Lazio, in due invasi non foderati il percolato continua a penetrare nel terreno e manca ancora la conclusione della perimetrazione dell'area inquinata. La situazione sta diventando sempre più grave, mentre la bonifica appare sempre più lontana, e per questo abbiamo deciso di chiedere un incontro con il Ministro Costa. Sappiamo che è una persona molto sensibile al tema delle bonifiche, che è proprio quello che ormai urge alla discarica dell'Inviolata, dislocata tra l'altro al centro di un parco naturale di vasto interesse archeologico e naturalistico. Speriamo di essere ricevuti, perché pensiamo che con il suo intervento si potrebbe finalmente arrivare ad una svolta positiva per i cittadini, per l'ambiente e la salute”.