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RETE CONSUMATORI ITALIA polemizza con le dichiarazioni del deputato Giampiero Galli
Roma, 5 giugno 2015 – Dopo l’approvazione, avvenuta mercoledì scorso alla Camera, del testo di legge di riforma dell’azione di classe, le Associazioni Consumatori hanno espresso la loro soddisfazione per uno strumento finora in gran parte inutile e privo di una reale capacità di intervento. Ben 18 sigle hanno collaborato con i relatori per oltre un anno e mezzo alla stesura, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio fra i diritti delle imprese e dei consumatori.
Fra le novità introdotte c’è l’applicazione dell’istituto della class action non più al codice del consumo (così come previsto nella legge varata 5 anni fa) bensì a quello di procedura civile. Inoltre la nuova impostazione ricalcherebbe la procedura fallimentare per la quale un giudice stabilisce il fallimento e i creditori che hanno diritto.
“Ci aspettavamo un plauso da parte degli esponenti di Confindustria, impegnati allo stesso modo in un’opera di rinnovamento del mercato per promuovere una ripresa del sistema forte e sano”, commentano i responsabili di RETE CONSUMATORI ITALIA, Furio Truzzi di Assoutenti, Giovanni Ferrari di Casa del Consumatore e Ivano Giacomelli di CODICI.
“Per questo le dichiarazioni rilasciate dall’ex direttore generale di Confindustria, Giampiero Galli, oggi parlamentare Pd, in merito al rinnovo della legge sulla class action lasciano esterrefatti”, continuano.
“Se un’azienda è regolare e non adotta comportamenti illeciti, perché dovrebbe avere timore della class action? Di che cosa ha paura Galli?”.
“Non è solo un’inspiegabile paura – affermano - ma anche un’inspiegabile difesa di un sistema malato che premia la cattiva impresa. Dobbiamo dare strumenti al mercato che permettano alle imprese, che fanno e producono qualità, di difendersi e di non subire i comportamenti scorretti di chi cerca scorciatoie e specula danneggiando il mercato”.
“Nessun sistema punitivo è previsto nella legge, a differenza del modello americano – concludono -. Nel testo approvato alla Camera, è lampante lo spirito di sostegno a chi fa buona impresa, visto che sono previste mediazioni in corso d’opera. La modifica in senso restrittivo, così come chiesto da Galli, sarebbe un grave errore che continuerebbe a lasciare i consumatori e le imprese prive di strumenti di tutela nei confronti di comportamenti abusivi e truffaldini”.
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